Tramadolo

da https://m.guardian.ng/features/medication-knowing-where-and-how-to-buy-drugs/

Il collega Fulvio Fantozzi, di Reggio Emilia, gentilmente ci invia la sua presentazione tenuta lo scorso 31 ottobre in un convegno sul tramadolo come sostanza “da strada” nel mondo e nella sua area di attività.

Fantozzi contestualizza il fenomeno osservato di recente a Reggio Emilia del consumo non terapeutico di Tramadolo, illustrando brevemente il quadro più generale e purtroppo riguardante anche l’Italia, di misuso, abuso, tracimazione e dipendenze iatrogene “da rientro” sia di farmaci antidolorifici oppioidi , detti pain killers (PK) sia di benzodiazepine (BZD) ed i connessi fenomeni della normalizzazione del consumo di tali sostanze in fasce non solo giovanili della popolazione del nostro Paese.

Riferisce con taglio divulgativo alcuni dati circa la Farmacologia Clinica del Tramadolo paragonandola alla “visione” ed alle aspettative drogastiche diffuse nel West Africa relativamente a tale farmaco, visione ed aspettative probabilmente in via di diffusione anche nel nostro Paese; accenna a qualche proprio caso clinico inerente a misuso e dipendenza da PK ed al concetto di vulnerabilità biologica individuale agli effetti psicotossici del Tramadolo.

Sempre a partire dalle osservazioni dell’Unità di Prossimità reggiana, sottopone da ultimo ad una serrata , ma pacata sua personale critica l’idea assodata del Tramadolo come oppioide sintetico debole (come più o meno la codeina ) provvisto di solo debole potenziale di abuso e di dipendenza; e confeziona una tesi finale secondo cui da noi oggi esisterebbe, accanto al misuso e alla dipendenza iatrogena, anche un «disturbo da uso» di Tramadolo «da importazione» dal West Africa, per ora confinato alla popolazione immigrata da quelle Regioni, il quale potrebbe però possedere un non irrilevante «potenziale di radicamento» nella realtà locale.

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