Eroina con fentanil a Perugia, che significa?

Il riscontro di un campione di eroina da strada contenente il 5% di fentanil (oltre che codeina e diazepam), reso noto ieri dall’Unità di strada di Perugia, va interpretato per capire cosa significhi oggi e per il prossimo futuro.

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Vedremo se il dato analitico verrà confermato. Per adesso non ci sono smentite, e la notizia è “provvisoria ma soggetta a modifiche” secondo le massime istituzioni preposte. La presenza delle sostanze prima citate, incluso il fentanil, è stata confermata dalle massime istituzioni preposte.

La miscela di eroina al 50% più codeina al 30%, diazepam al 15% e fentanil al 5% dà l’idea di voler “rafforzare”al massimo il proprio prodotto con quello che si ha sotto mano, facendosi magari aiutare da medicinali in qualche modo disponibili a chi ha preparato il tutto.

Potrebbe forse essere interpretato come un primo segno degli effetti del crollo della produzione di oppio in Afghanistan e delle strategie alternative della filiera della vendita degli oppioidi illeciti per rimanere sul mercato.

Un tasso di eroina del 50% non è basso, però, e una spiegazione alternativa potrebbe essere il proposito di chi ha preparato la miscela di distinguersi nel mercato locale con un prodotto diverso dagli altri, dagli effetti più intensi e prolungati, addirittura con tre oppioidi, uno velocissimo (fentanil), uno veloce (eroina), uno lento (codeina) e addirittura una benzodiazepina. Peraltro questo è uno dei motivi, secondo le pubblicazioni scientifiche qualitative nordamericane, della penetrazione del fentanil e della corsa dei venditori a mettere sul mercato un prodotto da strada sempre più concentrato, potente e pericoloso (non ho sottomano i riferimenti ma ci sono).

Un’altra opinione, espressa da Salvatore Giancane e condivisa da altri colleghi esperti, è che si possa trattare di un caso isolato, forse appositamente preparato e fatto arrivare all’Unità di strada per attirare l’attenzione su Perugia, magari per motivi “promozionali”. In effetti la presenza di un prodotto da strada contenente il 5% di fentanil avrebbe dovuto far aumentare il tasso di interventi sanitari e decessi per overdose in zona, cosa che invece per ora non si è apparentemente verificata.

Si tratta in effetti di una miscela dagli effetti intensi e sinergici, con un rischio di overdose sicuramente maggiore dell’eroina da sola.

Viene spontaneo chiederei se il fentanil riscontrato, cioè il 5%, sia tanto o sia poco, visto che (fortunatamente, e almeno per ora) non siamo abituati a riscontrarlo nei campioni da strada.

Se da una parte 5% è  al limite basso di  quel che si trovava in nordamerica prima che lì diventasse praticamente tutto fentanil, e poi più recentemente fentanil con xilazina, c’è anche da dire che comunque a questo livello di adulterazione si è riscontrata una mortalità da droghe molto maggiore di quella a cui ci siamo abituati negli ultimi anni in Italia.

Questa immagine è tratta da “Kennedy MC, Dong H, Tobias S, Buxton JA, Lysyshyn M, Tupper KW, Ti L. Fentanyl Concentration in Drug Checking Samples and Risk of Overdose Death in Vancouver, Canada. Am J Prev Med. 2024 Jan;66(1):10-17. doi: 10.1016/j.amepre.2023.08.016. Epub 2023 Aug 24. PMID: 37633426“.

Mostra l’associazione tra percentuale di fentanil trovata nei campioni di sostanza da strada a Vancouver e mortalità da droghe.

Come si vede, il 5% è il minimo di fentanil riscontrato, ma quando la sostanza in commercio conteneva questo tasso dell’oppioide sintetico, la mortalità effettiva (linea grigia) era intorno a 3 casi per 100mila abitanti, cioè 30 per milione. a 3 casi al mese per 100mila abitanti, cioè circa 360 casi all’anno per milione di abitanti. In confronto la mortalità per droghe in Italia è di meno di 300 casi l’anno per circa 60 milioni di abitanti, cioè meno di 5 per milione. Un salto di 72 volte che ci riporterebbe molto oltre i tragici numeri delle overdose negli anni ’90.

Attendiamo per capire se si tratta di un caso isolato di creatività “farmaceutica” o delle prime avvisaglie in Italia di un fenomeno globale. E prepariamoci.

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