Il mercato illegale dell’eroina e le overdose

Tratto da: Il mercato globale dell’eroina. Dall’Afghanistan all’Adriatico.

 

Prima di provare a tracciare un’ipotesi su quali siano le influenze del mercato dell’eroina sulla diffusione e sulle conseguenze del suo consumo in Italia, è opportuno uno sguardo alle evidenze disponibili in Letteratura, nonché al modo in cui il mercato illegale ha influito nella diffusione dell’eroina in altri paesi e nelle sue conseguenze sulla salute pubblica.

 

Le esperienze

Prima ancora di prendere in esame la letteratura scientifica, è il caso di considerare ciò che è possibile apprendere dalle esperienze degli altri paesi e da quanto illustrato finora.

Se si considera la diffusione del consumo nei paesi maggiormente coinvolti nel traffico, se ne ricava che la disponibilità di eroina è forse il maggiore fattore che ne determina la diffusione.

 

Eroina, sostanze da taglio e denaro

 

Oltre alla disponibilità, l’aumento del consumo di eroina in una popolazione risente anche del prezzo: più questo è basso e più essa è diffusa e accessibile a fasce più ampie di potenziali clienti. La lezione più importante ed evidente che viene dall’analisi della situazione internazionale prima illustrata è che lì dove l’eroina è disponibile ed il prezzo più basso, il suo consumo è molto più diffuso che altrove. Sembra una considerazione banale, ma è un dato di primaria importanza, di cui troppo spesso ci si dimentica.

La disponibilità di eroina sembra condizionare, oltre che la sua diffusione, anche le conseguenze sulla salute degli eroinomani: i tassi di infezione da HIV e da virus dell’epatite tendono ad essere più alti dove questa è maggiormente disponibile.

Disponibilità e prezzo, quindi, sembrano essere i fattori principali che determinano il consumo e la diffusione dell’eroina e le conseguenze di ciò sulla salute pubblica. Si può obiettare che ciò accade per tutte le droghe e ciò è vero, ma le conseguenze dell’eroina sulla salute non hanno pari e solo i suoi clienti resteranno sicuramente ‘fedeli’ per un lungo periodo di tempo.

Per quanto attiene invece la purezza, essa sicuramente condiziona la via di somministrazione: il chasing (l’eroina fumata) è presente solo dove esiste una purezza sufficiente a consentire questo tipo di assunzione. La diffusione del chasing in Italia è avvenuta parallelamente all’aumento del principio attivo dell’eroina attorno ai primi anni del secolo. Parimenti, nei paesi in cui la purezza dell’eroina è inferiore, si registra un maggior ricorso all’uso della siringa. Tutto ciò è evidente se si analizza la situazione internazionale ed è anche assai logico.

 

Chasing the dragon

 

Più complessi da ricostruire, invece, sono i rapporti fra il mercato illegale e la mortalità acuta per overdose. La situazione internazionale non consente di farsi un’idea, anche perché alcuni paesi in cui il consumo è molto diffuso non pubblicano i dati. Sembra tuttavia di cogliere più di un indizio che suggerisce che la vivacità del mercato illegale al dettaglio condizioni il rischio di mortalità acuta per overdose.

Non vi sono invece indizi sufficienti che provengano da altri paesi circa il ruolo della purezza dell’eroina circolante nel determinare la mortalità per overdose. La purezza da sola, però, non sembrerebbe essere sufficiente. In Iran, dove l’eroina da strada è molto potente (purezza media attorno al 50%) e gli eroinomani sono svariati milioni, secondo Iran’s Drug Control Headquarters (IDCH) nel 2016 sarebbero decedute per overdose da eroina ‘solo’ 3.190 persone, molto meno che in Russia, dove i morti sono decine di migliaia e l’eroina è meno potente, però mancano totalmente politiche sanitarie di prevenzione e di riduzione del danno. Molti di meno che negli stessi Stati Uniti.

 

Mortalità per overdose nel Regno Unito

 

Esistono però anche casi che sembrano deporre per un ruolo della purezza nel determinare la mortalità acuta per eroina, come quello del Regno Unito. Dal 2013 la mortalità per overdose da eroina in quel Paese è in costante ascesa ed in quell’anno la purezza media dell’eroina da strada è passata dal 20 al 34%.[1] Nel 2015, nel Regno Unito si sono verificati il 15% dei decessi per eroina registrati in tutta Europa:[2] un triste primato, nonché la conseguenza inevitabile del crescente e florido mercato illegale dell’eroina e della rinuncia, da parte di quel Paese, alle politiche di riduzione del danno, della stretta imposta ai trattamenti farmacologici, nonché della sempre maggiore tendenza all’inquadramento della tossicodipendenza come ‘malattia mentale’. Un monito per il nostro Paese.

Anche in Italia negli ultimi anni la purezza dell’eroina è aumentata in maniera significativa: malgrado ciò e malgrado i focolai di crisi prima descritti, la mortalità media complessiva non ne ha risentito.

Le conclusioni che è possibile trarre sul ruolo della purezza analizzando la situazione internazionale, quindi, sono controverse. Con molto buon senso, tenendo presente il fenomeno della tolleranza all’effetto degli oppioidi, si sarebbe portati a pensare che, più che la purezza in assoluto, possano avere importanza le variazioni nella percentuale di principio attivo. Ma non vi è alcun indizio che deponga per ciò.

 

La letteratura scientifica

Gli studi sulle ricadute delle dinamiche del mercato illegale sulla diffusione dell’eroina e sulla salute degli eroinomani (e non solo di questi) non sono molti. Il mercato illegale, per sua natura, non è molto facile da studiare e le sue dinamiche sono complesse.

Il primo studio disponibile che ha cercato di mettere in relazione le caratteristiche del mercato illegale e la mortalità acuta per eroina è del 1984 ed è stato pubblicato su Science.[3] Secondo questo lavoro, la mortalità acuta per overdose da eroina aumenta con il diminuire del prezzo delle singole dosi e con l’aumentare del loro contenuto in eroina.

 

Passamano di eroina

 

Nel 1999, Darke e Hall, autori di numerosi studi autorevoli sulla mortalità acuta da droghe, hanno cercato di mettere in relazione le fluttuazioni nella purezza dell’eroina circolante e l’incidenza della mortalità per overdose.[4] Lo studio è stato condotto incrociando i risultati delle analisi effettuate su 322 campioni di eroina sequestrati al dettaglio e le caratteristiche di 61 episodi di overdose mortali da eroina, occorse nell’area di Sydney in un periodo di 18 mesi, fra il 1993 ed il 1995. L’ipotesi di partenza era quella che la comparsa improvvisa di eroina di purezza particolarmente elevata, in un mercato in cui i consumatori erano ‘abituati’ ad un’eroina meno potente, potesse essere il motivo dell’aumento delle overdose. I risultati dello studio hanno dimostrato sì una correlazione fra fluttuazioni nella purezza dell’eroina presente sul mercato illegale e mortalità per overdose, però assai debole.

Analoghi risultati ha fornito uno studio condotto in Ungheria su un intervallo di tempo molto più ampio, dal 1994 al 2012.[5] Anche in questo caso è stata evidenziata una correlazione debole fra purezza dell’eroina sul mercato illegale ed andamento della mortalità per overdose.

Ad Istanbul, fra il 1990 ed il 2000, si sono verificati 595 decessi per eroina. Durante tutto questo periodo di tempo non si è osservata alcuna oscillazione e la purezza si è mantenuta costante.[6]

Addirittura Darke, nel 2010, ha pubblicato i risultati di uno studio in cui evidenziava una tendenza alla progressiva riduzione nei livelli ematici post-mortem di morfina nei soggetti deceduti in Australia fra il 1998 ed il 2006.[7]

Tradotto in termini pratici, i risultati di questi studi suggeriscono che la comparsa improvvisa di partite di particolare purezza può spiegare la presenza di qualche decesso in più, non i focolai di crisi e nemmeno l’emergenza continua che si registra in alcune aree del nostro Paese. La purezza dell’eroina sarebbe sì uno dei fattori che determina le overdose ma, da questi studi, non sembrerebbe essere il maggiore determinante.

Un peso molto maggiore nel determinare la mortalità acuta per overdose, invece, avrebbe la disponibilità di eroina. Dal 2001, in Australia si è assistito ad una progressiva contrazione della disponibilità di eroina,[8] anche a causa della riduzione della produzione in Birmania e delle maggiori richieste della Cina (l’Australia importa eroina soprattutto dal Triangolo d’Oro). La riduzione delle forniture di eroina ha determinato una riduzione della mortalità del 70%.[9]

 

Grosso sequestro di eroina messicana

 

Uno studio più recente, pubblicato su Addiction nel 2014, ha preso in esame i rapporti fra le dinamiche del mercato illegale americano ed i decessi per overdose, nel periodo dal 1992 al 2008.[10] Secondo questo studio, sarebbe ancora una volta la riduzione del prezzo dell’eroina uno dei maggiori determinati della mortalità per overdose, assieme alla comparsa di eroina colombiana ad elevata purezza.

Anche i modelli del mercato dello spaccio al dettaglio, infine, contribuirebbero nel determinare la mortalità, che sarebbe più elevata dove più vivace è il mercato all’aperto e maggiore la concorrenza.[11]

 

Rapporti fra mercato illegale dell'eroina e decessi

 

Sul ruolo delle politiche di prevenzione e di riduzione del danno e della disponibilità dei trattamenti con farmaci oppioidi nel ridurre la mortalità acuta per eroina, invece, la letteratura scientifica è sconfinata, al punto che risulta superfluo citarla. I determinanti del mercato illegale risultano tanto più efficaci nel provocare i decessi quanto più deboli sono le politiche sanitarie messe in campo e quanto è più difficile l’accesso ai trattamenti farmacologici.

In conclusione, stando alle evidenze disponibili in letteratura, se le caratteristiche del mercato illegale hanno certamente un ruolo importante nel determinare la mortalità acuta per eroina, i fattori che vi contribuiscono sono molteplici ed i rapporti fra questi appaiono assai complessi. Fra essi, la purezza dell’eroina circolante non sembra essere quello con il maggior peso.

Alla luce di ciò, qualsiasi ipotesi che metta in relazione i focolai di overdose che si registrano nel nostro Paese unicamente con la comparsa di partite di eroina ad elevato grado di purezza non può che essere considerata riduttiva e semplicistica.

 

[1] https://www.slideshare.net/andrewbrown365/most-interesting-of-2015

[2] https://ec.europa.eu/unitedkingdom/news/european-drug-report-2017-uk-leads-sad-statistic-drug-overdose-deaths-europe_en

[3] Ruttenber A.J., Luke J.L., Heroin-related deaths: new epidemiologic insights, Science, 1984; 226(4670):14–20

[4] Darke S., Hall W., Weatherburn D., Lind B., Fluctuations in heroin purity and the incidence of fatal heroin overdose, Drug Alcohol Depend, 1999; 54(2):155–161

[5] Horváth M., Dunay G., Csonka R., Keller É., Deadly heroin or the death of heroin – overdoses caused by illicit drugs of abuse in Budapest, Hungary between 1994 and 2012, Neuropsychopharmacol Hung, 2013; 15(4):253-9

[6] Toprak S., Cetin I., Heroin overdose deaths and heroin purity between 1990 and 2000 in Istanbul, Turkey, J Forensic Sci, 2009; 54(5):1185-8

[7] Darke S., Duflou J., Torok M., A reduction in blood morphine concentrations amongst heroin overdose fatalities associated with a sustained reduction in street heroin purity, Forensic Sci Int, 2010; 198(1-3):118-20

[8] Wodak A., What caused the recent reduction in heroin supply in Australia?, Int J Drug Policy, 2008; 19(4):279-86

[9] Degenhardt L.J., Conroy E., Gilmour S., Hall W.D. The effect of a reduction in heroin supply on fatal and non-fatal drug overdoses in New South Wales, Australia., Med J Aust, 2005; 182(1):20-3

[10] Unick G., Rosenblum D., Mars S., Ciccarone D., The relationship between US heroin market dynamics and heroin-related overdose, 1992-2008, Addiction, 2014; 109(11):1889-98

[11] Mars S.G., Fessel J.N., Bourgois P., Montero F., Karandinos G., Ciccarone D., Heroin-related overdose: The unexplored influences of markets, marketing and source-types in the United States, Soc Sci Med, 2015; 140:44-53

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