Allerta informale (e molto incerta): una possibilità di cannabis adulterata a Bassano del Grappa?
Un’ipotesi di allerta da prendere con le pinze, possibilmente un falso allarme, ma a volte meglio sbagliare per eccesso.
A Bassano del Grappa un 15enne acquista in strada della cannabis, la fuma, sta particolarmente male, tachicardia e allucinazioni, finisce in ospedale accompagnato dai genitori. Fin qui niente di fuori dall’ordinario, son reazioni ben conosciute e quasi sempre controllabili con rassicurazione ed eventualmente qualche blando calmante.
Il Giornale di Vicenza pubblica però che alle analisi non si sono riscontrati cannabinoidi. E qui cominciano ad insinuarsi i dubbi.
Nulla sappiamo del tipo di analisi effettuate, su quale matrice, se sia stato escluso il falso negativo eventualmente con ripetizione o controllo delle apparecchiature. Inoltre dal giornale online pare che anche un amico abbia consumato la sostanza acquisita senza riportare effetti degni di nota. Ma supponiamo che il referto analitico sia attendibile e mettiamo da parte l’amico, anche perché esiste un fenomeno (detto dell’hot spot) per cui, a parità di sostanza acquistata, “dosi” diverse possono avere concentrazioni anche molto diverse di principio attivo.
Viene l’idea che il giovane abbia assunto a sua insaputa cannabinoidi sintetici, spruzzati su materiale vegetale inerte come spesso si riscontra, e quindi acquistati in buona fede come “erba”.
I cannabinoidi sintetici, un’ampia famiglia di sostanze chimiche non strutturalmente imparentate con il THC, ed in continuo ricambio vista la fantasia dei chimici dei laboratori più o meno clandestini, possono avere effetti molto più potenti e più maligni della cannabis naturale,
La Relazione al Parlamento del 2017 cita sulla base dei questionari ESPAD una prevalenza di uso dei cannabinoidi sintetici francamente scioccante nella popolazione tra 15 e 19 anni (11% in media, quasi il 20% nei maschi 18enni, con un terzo dei soggetti che riporta episodi multipli di consumo).
Personalmente mi sembrano dati enormi e ho dubitato dell’attendibilità di quanto gli studenti riferiscono (goliardia?) ma anche prendendoli con una doviziosa tara, comunque se ne intuisce che conoscenza diffusione ed uso ci sono sicuramente.
La Relazione al Parlamento 2018 non fornisce ulteriori dati ESPAD (perlomeno io non li ho trovati) ma presenta dati europei preoccupanti sulla diffusione di queste sostanze e una tabella sui decessi attribuibili per cinque di essi:
Ovviamente al momento non sappiamo se le cose siano andate effettivamente così, e forse si tratta di una semplice reazione alla cannabis naturale.
Pensiamo però che sanitari e consumatori di Bassano del Grappa debbano essere consapevoli di un’ipotesi di potenziale rischio in modo da una parte da esser pronti ad affrontare reazioni insolite, e dall’altra parte esercitare la dovuta prudenza ed astenersi da consumi a rischio.
Better safe than sorry, o come si dice in Sicilia, cu si vaddau si sabbau.