Trattamenti bassa soglia e percorsi assistenziali: un paradosso?

Pubblichiamo qui la presentazione della dott.ssa Luana Oddi, componente del direttivo della SITD Emilia-Romagna, e medico al SerT di Reggio Emilia, sui percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali in campo di dipendenze patologiche, con particolare riferimento agli interventi di riduzione del danno.

La presentazione è stata tenuta al convegno regionale SITD di Modena del 2 dicembre 2016.

Di seguito, un’introduzione della dott.ssa Oddi.

“Sempre più le istituzioni aziendali ed i servizi di assistenza alla persona prendono come modello organizzativo di riferimento i PDTA, visti come ottimale risposta ai bisogni di ottimizzazione degli interventi sanitari e di miglioramento della qualità delle prestazioni.

Come gli interventi di RDD possono inserirsi all’interno di tali percorsi assistenziali e di cura? Sono i due approcci tra loro compatibili?

Partendo da riflessioni generali sul tema tese ad evidenziare eventuali punti di connessione e condivisione delle due strategie di intervento, si arriva alla presentazione di una realtà territoriale, quale quella di Reggio Emilia, dove si sta realizzando un modello organizzativo contemplante la co-esistenza dei due percorsi di offerta assistenziale (interventi ambulatoriali a bassa soglia e a media /alta soglia di accesso) alle problematiche del disturbo da uso di alcol e delle patologie correlate.”

 

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