La pratica del baclofene nella terapia dell’alcolismo

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Schema di trattamento con baclofene per l’alcolismo

Come già abbastanza noto, la Francia dal 2014 cura il disturbo da uso di alcol anche con il baclofene, avendone autorizzato l’uso sperimentalmente per tre anni. Ogni medico può prescriverlo ai suoi pazienti, e un parere specialistico è richiesto solo per i trattamenti a dosi più elevate.

In Italia si avverte molto meno il bisogno di questo agonista GABAB, perché la nostra farmacopea ha a disposizione, già dagli anni ’80, e quasi unica al mondo (insieme all’Austria e basta), il sodio oxibato, che ha un meccanismo d’azione parzialmente sovrapponibile (ma anche svariate, importanti differenze).

Ogni paziente è una storia a sé però, e per qualcuno il baclofene può essere un’alternativa utile: è un anticraving ad ampio spettro, economico, abbastanza sicuro e conosciuto (dagli anni ’60 è in uso come antispastico), ha bassa potenzialità di indurre dedizione, ed è l’unico farmaco testato con successo nel paziente cirrotico.

L’uso nell’alcolismo è stato introdotto dal nostro Giovanni Addolorato ed il suo gruppo (“nostro” perché italiano e da sempre impegnato in SITD), ma il protocollo ad alte dosi che si usa in Francia è stato ideato e divulgato da Olivier Ameisen, un cardiologo che l’ha sperimentato per primo su di sé, per i suoi gravi problemi con l’alcol, e sviluppato da un gruppo di clinici francesi tra cui spiccano De Beaurepaire (che ha pubblicato uno studio naturalistico di cento pazienti) e Jaury, che segue una più ampia sperimentazione i cui risultati dovrebbero venire resi pubblici a settembre.

Tutto questo preambolo per segnalare un utile sito in lingua inglese, preparato da una specialista in emergenze che ha “importato” il trattamento dell’alcolismo con baclofene in Australia, a Perth, con la collaborazione del suo ospedale, con buoni risultati, e lo sta divulgando ai medici di famiglia.

Nel sito, oltre a spiegazioni generali ed altre testimonianze dei pazienti, vi è una bella sezione di protocolli e consigli pratici, presi sia dall’esperienza dei francesi che da quella più recente e personale dell’Autrice, e che trovo molto interessante perché è un riassunto ragionato di una massa abbastanza ampia di pubblicazioni.

Il materiale riportato in questo sito può utilmente integrare la guida in italiano che abbiamo già pubblicato, tradotta da quella francese che è stata la base della diffusione del trattamento tra i clinici di varie nazioni.

Lo consiglio per tutti gli interessati e per chi volesse introdurre il trattamento nella propria pratica clinica – tenuto presente che in Italia, al contrario che in Francia, il baclofene non è registrato nell’alcolismo o nelle altre dipendenze, e si applica la legge 94/98, art.3 comma 2 sulla prescrizione off-label: obbligo di consenso informato, responsabilità del medico, presenza di studi internazionali a supporto (e di quelli ce n’è un bel po’) e farmaco a pagamento (ma costa poco).

http://baclofentreatment.com/practice-guides/

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