Allarme per cocaina “tagliata male”

Dopo aver osservato un eccesso di mortalità concentrato in due mesi, abbiamo ritenuto giusto avvisare la popolazione tramite i media locali.

Gli eventi acuti da cocaina restano il più delle volte non riconosciuti perché si presentano a tutti gli effetti come “normali” infarti o ictus (per questo, sappiamo che i relativi numeri su GeOverdose non rispecchiano la realtà dei decessi e dei ricoveri da cocaina, e sono sicuramente sottostimati; non ci stupiremmo se i numeri veri sopravanzassero di molto quelli di sostanze che generano maggiore allarme sociale come l’eroina).

Nella nostra area riscontriamo una grande diffusione della sostanza, che è da anni in assoluto la sostanza primaria riportata dalle nuove accoglienze in ambulatorio.

Da quanto conosciamo della attuale realtà del nostro territorio, il consumo di cocaina è socialmente accettato in ampi strati della popolazione, associato a occasioni non trasgressive della normale vita quotidiana, e i relativi costi si sono notevolmente ridotti negli anni. La consapevolezza dei rischi relativi alla salute psicofisica ed al benessere familiare e relazionale è molto bassa. La percezione di avere problemi con la sostanza compare in fasi avanzate, quando già vi sono compromissioni significative.

Aggiungiamo, infine, che non riscontriamo alcuna attenzione da parte dell’opinione pubblica e dei media su questa situazione: non capiamo se per la difficoltà di rendersi conto del problema e delle sue conseguenze, o per esplicita decisione di lasciar fare, o per un senso di ineluttabilità e accettazione passiva.

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