Problemi di personale nelle dipendenze patologiche a Palermo

Aggiornamento del 19-4-2021: il CNCA Sicilia prende posizione sullo smantellamento progressivo dei SerD siciliani.

È molto difficile mantenersi sereni nel nostro lavoro, nei servizi per le dipendenze patologiche, quando incombe inevitabile la sensazione che l’Azienda in cui operiamo, e che dovrebbe fare di tutto per aiutarci a fornire alla popolazione l’assistenza essenziale come definita dalle leggi dello Stato, in concreto invece ci mette ostacoli insormontabili.
Ci chiediamo perché, e non vogliamo darci una risposta, perché sarebbe una risposta dolorosa da sopportare. O forse le possibili risposte le sappiamo ma non vogliamo dircele e tantomeno scriverle qua.

Succede che in provincia di Palermo – e la provincia di Palermo fa più di un milione e duecentomila abitanti – l’Azienda Sanitaria Provinciale si renda conto che mancano medici nel settore della psichiatria e delle dipendenze, perché tanti sono andati in pensione, e indica un bando di mobilità e concorso per coprire i posti che mancano. La parte del leone la farebbero i servizi di psichiatria con 19 posti, e per le dipendenze sarebbe previsto il minimo-minimo, 5 posti. Succede poi che invece i medici assunti siano molti di più perché si fa un ampliamento, sono 30, ma che vengano tutti inviati in psichiatria. Nessuno dei neoassunti, nonostante qualcuno lo volesse, viene inviato alle dipendenze, ma come contentino uno psichiatra prossimo alla pensione viene trasferito dalla psichiatria ad un servizio dipendenze di provincia. Viene invocata come motivazione per questo cambio di scelte una “nuova dotazione organica”, non ancora pubblicata, in contrasto con la programmazione deliberata dall’Azienda non vent’anni prima, ma due mesi prima, a gennaio.

Altri medici delle dipendenze stanno per andare in pensione entro quest’anno, e come si farà a lavorare? Mancano i medici, mancano gli infermieri, mancano gli OSS. In compenso nei quartieri di Palermo e nella provincia nevica crack, cocaina da fumare, non manca l’eroina, l’alcol c’è sempre stato, e la gente presa dal gioco d’azzardo si gioca la famiglia e la vita.

Per lo Stato quelli che erogano gli ambulatori per le dipendenze patologiche sono “Livelli Essenziali di Assistenza”, non possono mancare; perché per la sanità siciliana non sono così essenziali? Il dovere di assistere i pazienti, chi lo farà? Di prendere in carico i minori o i loro genitori con problemi di dipendenze, e relazionare al Tribunale, chi lo farà? I detenuti con le misure alternative al carcere, chi li valuterà? Chi nega le risorse nega o ritarda il servizio, e se il servizio deve essere reso per legge, può darsi che sia la legge ad occuparsi prima o poi della faccenda.

Noi tutto questo lo apprendiamo da un documento del sindacato dei medici CIMO, datato 12-4-2021, e firmato dal suo Presidente regionale. Dai Colleghi di Palermo, abbottonati come da norme aziendali (nessuno ha parlato, perché chi parla di queste cose è licenziabile ad nutum, per decaduta fiducia) sappiamo solo che un bravissimo, degnissimo, espertissimo Collega delle dipendenze patologiche si è dimesso dal suo incarico, perché non se la sentiva più di garantire ciò che era tenuto a garantire, in queste condizioni.

È questo che vogliamo per i cittadini della nostra Regione? Per poi esalare dichiarazioni di vibrante sdegno quando muore di crack qualche ragazzina nei vicoli di Ballarò?
Ecco perché è molto difficile mantenersi sereni.

Dott. Placido La Rosa, presidente SITD sezione regione Sicilia

3 pensieri riguardo “Problemi di personale nelle dipendenze patologiche a Palermo

  1. Sestio ha detto:

    C’é caso che, a fronte di numerosi e svariati bisogni socio-sanitari, la collettività e chi ne amministra le risorse non consideri opportuno dotare particolari ambiti piuttosto che altri.
    Chissà perchè.

    1. Ha ragione Sestio. Chissà perché.

  2. Sestio ha detto:

    Mah…, probabilmente la percezione diffusa non è di particolare simpatia per i drogati, piuttosto che per i vecchietti, le puerpere, i traumatizzati o altre categorie di persone…

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