Il mercato globale dell’eroina

Esce oggi il nuovo libro dell’amico e socio SITD Salvatore Giancane su “Il mercato globale dell’eroina. Dall’Afghanistan all’Adriatico”, completamento e aggiornamento del precedente “Eroina, la malattia da oppioidi nell’era digitale” del 2014.

In questo nuovo libro, 298 pagine in self-publishing con Youcanprint (ma sarà disponibile anche nelle altre librerie digitali come Amazon, IBS etc. anche come ebook), Salvatore spiega con dovizia di particolari aggiornati la produzione e il viaggio dell’eroina, attraverso mezzo pianeta, fino al consumo e in particolare fino all’Italia. Spiega anche, sulla base delle osservazioni realizzate sui media e della praticaccia degli anni di SerT e di Unità di Strada, quali sono i meccanismi alla base dei focolai di overdose che, come epidemie localizzate, bruciano vite in specifiche aree metropolitane o zone geografiche “calde” del nostro Paese. Affronta la storia dell’eroina in Italia e mostra come cambiando i protagonisti e i meccanismi del traffico è cambiata la storia e la geografia del contagio e dei morti fino ad oggi.

Dagli anni bui dell’emergenza eroina ad oggi, la mortalità per overdose in Italia si è ridotta di cinque volte, e dobbiamo per questo ringraziare fattori relativi al controllo dei traffici illeciti da parte dello Stato (con un contributo forse pure dell’Antistato ma questo lo chiederemo ad altri se vorranno perlarne), e, soprattutto, la diffusa, gratuita, anonima e tutto sommato agevole disponibilità dei trattamenti sanitari che contengono fino ad azzerare ove possibile l’uso di eroina ed elevano la tolleranza rendendo impossibile l’overdose.

Se però pensassimo a questo punto di rilassarci, faremmo uno sbaglio madornale. Come già successo in Nordamerica, anche sull’Europa premono i mercati degli oppioidi sintetici come i fentanili, che se da una parte sono facili da importare e trasportare (di minimo ingombro, difficilmente rilevabili ai controlli di frontiera), sono al tempo stesso letali in maniera inconsueta, perché troppo potenti anche per una popolazione già assuefatta e tollerante all’eroina naturale.

Il libro di Salvatore affronta anche questi aspetti, con l’aspettativa di approfondirli in un altro volume che sperabilmente vedrà la luce tra qualche mese. Purtroppo viviamo in tempi interessanti, e tocca studiare ed aggiornarsi altrimenti la realtà ci supera e brucia i nostri servizi e i nostri pazienti.

Completa il volume un’ampia postfazione (quasi un controlibro!) di Alessandro De Pascale, giornalista esperto di temi geopolitici e della connessione tra guerre e droghe, che riprende i concetti espressi da Salvatore riportandoli alla luce delle sue esperienze di viaggio e di guerra; e con una visione sociale diversa da quella del clinico, che la completa.

Come assaggio, accludiamo qui sotto copertina interna, indice e introduzione del volume, rimandando gli interessati a discutere il resto qui nei commenti o nell’ambito degli eventi scientifici e culturali SITD.

 

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