La riduzione del consumo nell’alcolismo

Riporto qui la presentazione tenuta dal dott. Rosario Busà, membro del direttivo SITD Sicilia e psichiatra presso il SerT di Taormina, nel corso del V Evento Regionale SITD di Acireale del 28 ottobre scorso.

La presentazione, che spazia su vari aspetti dell’alcolismo, è molto ricca e interessante, ed utile per preparare ulteriore materiale didattico in tema.

Un pensiero riguardo “La riduzione del consumo nell’alcolismo

  1. flufantibus ha detto:

    Pregevole presentazione.
    Premesso che il titolo mi aveva fatto sperare in una dissertazione sull’argomento -“breakthrough” (sarebbe stata una dissertazione del tutto attuale ed intrigante, ma forse iperspecialistica…?!) della “riduzione versus la cessazione del bere” (vedi anche Chiamulera e Cibin su Journal of Psychopharmacology 2014, Vol. 28(8) 810-812) devo però segnalare alcuni punti da ponderare:
    – circa la citazione del lavoro di Anton 2006 nella slide 32, la letteratura negli ultimi 10 anni è andata avanti e parecchio. E dimostra nitidamente che il naltrexone “lavora” secondo un meccanismo di estinzione. E’ questo a mio avviso il messaggio da passare a chi vuol cimentarsi laicamente nella cura di persone dipendenti da alcol / bevitori eccessivi di alcol, laddove fortunatamente è in aumento, per quel che vedo io nella mia pratica professionale alcologica privata, il numero di giovani addittologi che studiano più la letteratura scientifica laica che quella su cui si fondano le prassi dei pur meritori gruppi di self help.
    -Per una prossima presentazione di approfondimento, che spero il collega Busà vorrà allestire presto ed usando la stessa capacità di analisi appalesata in questa, segnalo il sub-argomento, ineludibile oggi tra noi addetti ai lavori, “naltrexone versus nalmefene” , i due strumenti farmacologici di estinzione canonici per la riduzione farmacologica del bere eccessivo; e suggerisco di attingere , per confronto ed “ispirazione”, anche , ma non solo ovviamente, a lavori comparsi su riviste specialistiche quali “Alcologia” e firmati da chi lavora da tempo “in trincea”: cfr nel 2016 dr Fabio Caputo e , nel numero precedente, il sottoscritto.
    – sempre circa il nalmefene (slide 32), la sua azione “antagonista funzionale” sui recettori K è una bufala (absit iniuria verbis!) e la letteratura alcologica, almeno quella preclinica, davvero neutrale, e dunque non certo quella pilotata dall’industria, lo ha sostenuto da sempre. Vedi anche il mio Capitolo sugli atti del Convegno di Alcologia di Lugoboni et al. del 7/11/2014: ALCOL, CAPIRE ED ORIENTARE I CONSUMI, DIAGNOSTICARE E CURARE ABUSO E DIPENDENZA.
    Un caro saluto e andiamo avanti !
    Fulvio Fantozzi
    Medico delle Dipendenze Libero Professionista.

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