Proposta di miglioramento della ricerca clinica no-profit in Italia
La SITD, insieme ad un numeroso gruppo di istituzioni di ricerca e cura, società scientifiche, comitati etici e di associazioni di pazienti e cittadini, ha sottoscritto un documento propositivo della FADOI (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti) sulla ricerca clinica pubblica, no-profit.
Lo scopo è di sfrondare la burocrazia, ridurre l’incertezza legislativa, impedire lo storno dei fondi verso altri capitoli di spesa, e garantire il personale partecipante alle ricerche.
Il documento, piuttosto ampio e articolato, ma riassunto in dieci punti, si propone di:
- consentire la collaborazione con l’industria, finora vietata;
- ampliare l’assicurazione obbligatoria delle aziende sanitarie anche alla ricerca;
- semplificare le norme di tutela della privacy per gli studi osservazionali;
- semplificare le norme per l’utilizzo nella ricerca dei campioni biologici;
- promuovere l’adeguamento delle strutture sanitarie ai criteri necessari per effettuare ricerca;
- accelerare e snellire il funzionamento dei comitati etici;
- aumentare il finanziamento per la ricerca no-profit;
- stimolare la formazione alla ricerca, sia nel corso di laurea o specializzazione sia nell’attività lavorativa;
- reinvestire obbligatoriamente i fondi ottenuti per la ricerca nella ricerca e nel personale;
- ampliare e garantire riconoscimento giuridico e formazione del personale dedicato alla ricerca.
Il riassunto del riassunto dei dieci punti è mio, e pertanto probabilmente superficiale e forse pure sbagliato; per saperne di più si rimanda all’originale, di seguito allegato.