Abuso, dipendenza e astinenza da gabapentin

È stato recentemente pubblicato un articolo di review su abuso e dipendenza da gabapentin, che merita l’attenzione dello specialista e della SITD.

Il gabapentin in Italia è registrato come anticonvulsivante e nel trattamento del dolore neuropatico periferico, ma viene usato anche off-label per indicazioni neuropsichiatriche e nella clinica delle dipendenze, spesso per problemi correlati all’alcol e/o alla cocaina.

Per quanto l’esperienza clinica lo abbia valutato come sicuro, si sono riscontrati casi di uso improprio, stimato nella popolazione del Regno Unito all’1% circa dei soggetti tra 16 e 59 anni che rispondevano ad un questionario online (solo il 13% circa di chi assumeva gabapentin lo faceva a seguito di una regolare prescrizione). Sono anche documentate “epidemie” di diversione, ad esempio nelle carceri della Florida.

Per questo, gli Autori dello studio hanno raccolto e commentato la Letteratura scientifica disponibile, soprattutto costituita da case reports.

Gli episodi di abuso e dipendenza documentati si sono verificati in soggetti con anamnesi di uso di sostanze psicoattive illegali (cocaina o eroina) o alcol, ed erano venuti in contatto per la prima volta con il gabapentin a seguito di prescrizione per dolore neuropatico o per alcolismo. Usavano da 3.6 a 7.2 grammi al giorno di gabapentin (quindi più delle dosi terapeutiche consuete).

Gli effetti desiderati erano di rilassamento ed euforia, ma si verificavano anche sedazione, affaticamento, e confusione mentale fino al delirium.

Si osservava un uso improprio di gabapentin anche in pazienti in trattamento con metadone, nel Regno Unito, e la presenza di diversione del farmaco.

È stata descritta inoltre la sindrome astinenziale da sospensione del gabapentin, che sembra iniziare 1-2 giorni dopo la sospensione (ma in una minoranza di casi tra 12 ore e 7 giorni dopo). Si sono riscontrate frequentemente agitazione, poi in circa metà dei casi confusione e disorientamento, variamente associate con sudorazione, sintomi gastrointestinali, tremori, tachicardia, ipertensione e insonnia. Più raramente si sono riscontrati fenomeni convulsivi, acatisia o catatonia, ed una sindrome astinenziale del neonato da madre che assumeva gabapentin in gravidanza.

Il trattamento basato sulla reintroduzione del gabapentin funzionava in tutti i casi. Altri farmaci (benzodiazepine, aloperidolo) controllavano i sintomi solo in un’esigua minoranza dei casi. In un piccolo numero di casi non venne istituito trattamento ed i sintomi astinenziali regredirono da soli con il tempo.

L’articolo originale – purtroppo non disponibile liberamente – è in http://aop.sagepub.com/content/50/3/229.long

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