Fentanil: la stampa da’ i numeri (e il DPA smentisce)
[Aggiornamento: in calce la smentita del DPA]
In data odierna sulle maggiori testate italiane è possibile leggere una serie di articoli secondo i quali il DPA (Dipartimento Politiche Antidroga) affermerebbe che negli ultimi tre mesi si sono registrati in Italia 76 decessi provocati dal fentanil o da uno dei suoi derivati. Questa consapevolezza sarebbe il frutto di un monitoraggio delle notizia di stampa effettuato dal DPA stesso. Vogliamo augurarci che questa notizia sia il frutto di una cattiva interpretazione da parte del giornalista che ha condotto l’intervista (o delle agenzie che l’hanno rilanciata) e siamo portati a pensare che questa sia l’ipotesi più realistica.
Infatti, effettuiamo da ormai tre anni un monitoraggio quotidiano della stampa e degli organi di informazione sul web attraverso il sito GeOverdose ed a noi questi dati non risultano. Gli ultimi 76 decessi che abbiamo registrato sono stati causati nel 60% dei casi presumibilmente dall’eroina, nel 5% dalla cocaina, nel 3,5% da droghe varie associate all’alcol, nel 3% dei casi da oppiodi sintetici, nel 2,5% da mix di farmaci ed alcol, nell’1,7% da farmaci e metadone non prescritto e nell’1% da speedball, mentre in oltre il 22% dei casi non erano rilevabili dati sufficienti per ipotizzare la sostanza responsabile del decesso.
Inoltre, se ciò fosse vero non si spiegherebbe come mai questa preoccupante moria non sia stata segnalata dal Sistema Nazionale di Allerta Precoce.
Come tecnici delle dipendenze impegnati nel monitoraggio dei decessi per overdose ed attenti da anni a cogliere precocemnte i segnali di un’eventuale presenza di fentanil sul territorio nazionale siamo veramente allibiti e pensiamo che il DPA abbia il dovere di precisare la situazione con una nota ufficiale e di smentire quanto riportato.
L’informazione sulle droghe è una cosa seria e gli allarmismi che derivano dalla ricerca della sensazione a tutti i costi solitamente creano solo confusione e certamente non sono utili ad affrontare per il meglio il problema. Pertanto restiamo in attesa di una sollecita precisazione e ci auspichiamo un atteggiamento più professionale e responsabile degli organi di informazione per il futuro.
Lo staff di GeOverdose
In data 26-11-2019 riceviamo e pubblichiamo la smentita del DPA:
COMUNICATO STAMPA DPA
Roma, 21 nov. – “Faccio presente che mi vengono attribuite erroneamente frasi e concetti che non ho mai detto in merito al numero di overdose da fentanyl in Italia. Nello specifico, riportando alcuni numeri di overdose, fauste ed infauste, non sono da me state attribuite al fentanyl, come scritto, ma facevo riferimento al numero totale di decessi e di incidenti non mortali dovuti a tutte le sostanze stupefacenti. Non esiste infatti, per il momento, in Italia una emergenza overdose da fentanyl, come negli Usa, anche se, come detto durante il mio intervento, ho segnalato l’aumento del numero di overdose totali negli ultimi mesi, verosimilmente e prevalentemente dovute a eroina potenziata e cocaina. I decessi ben documentati in Italia per fentanyl sono attualmente solo 3. Infine segnalo che l’analisi ed il parallelismo che ho fatto con quanto sta accadendo negli Usa sulle morti da fentanyl era finalizzato a sensibilizzare verso una precoce attivazione di interventi di prevenzione nel nostro Paese per evitare che tale fenomeno (prima aumento dei casi generali di overdose e successivamente un aumento dei casi di overdose da fentanyl) possa accadere anche nel nostro territorio.
Con preghiera di pubblicazione a parziale smentita ed integrazione di quanto pubblicato”.
Elisabetta Simeoni, coordinatore tecnico scientifico Dpa.