Idromorfone nella dipendenza da eroina?
Il pragmatismo dei canadesi li ha portati a sperimentare l’idromorfone iniettabile nei soggetti resistenti a metadone e buprenorfina, essendo la diacetilmorfina (nome emotivamente “neutro” dell’eroina) indisponibile nelle farmacopee della maggior parte delle nazioni, per quanto efficace.
Sembra abbiano riscontrato risultati incoraggianti in termini di miglioramenti comportamentali.
Ovviamente, essendo un oppioide a breve durata d’azione, tenderà a replicare le modalità d’uso dell’eroina, con un su e giù degli effetti lontano dalla stabilizzazione indotta dai farmaci già in uso. Tuttavia, la possibilità di utilizzare un medicamento sterile e con dose e qualità controllate, e di praticare la somministrazione in ambiente sanitario e protetto, prendendo in carico anche altri problemi del paziente, può essere un indiscutibile vantaggio.
Articolo di Quotidiano Sanità: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=38349
Pubblicazione su JAMA Psychiatry (liberamente accessibile): http://archpsyc.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2512237
PubMed: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Salome+hydromorphone