Penuria di siringhe da insulina

Luana Oddi, del direttivo regionale Emilia Romagna, segnala:

Da alcuni mesi, evidentemente a causa dell’attuale pandemia che risulta tutt’altro che conclusa o contenuta, si segnala il riscontro da parte del serdp di Reggio Emilia e di alcuni servizi di Riduzione del Danno Unità di Prossimità (papa Giovanni XXIII) e con il drop-in (coop. La Quercia) di una ridotta disponibilità di siringhe “da insulina”, essenziali per favorire e promuovere un uso “pulito” di sostanze psicotrope per via iniettiva da parte di persone consumatrici. A Reggio Emilia, tale criticità sarebbe confermata da Farmacie del territorio che riportano la difficoltà di accesso a materiale sterile sia tramite acquisto diretto in farmacia sia tramite distributori cambio /scambio siringhe: la scarsità di siringhe non permette di ricaricare questi ultimi con conseguente mancato loro utilizzo. La motivazione della riduzione di disponibilità di insuline dovrebbe farsi risalire primariamente alla difficoltà di potenziare i livelli della loro produzione, intervento necessario per soddisfare l’aumentata domanda di utilizzo di tali presidi per dare corso alle vaccinazioni. Queste, al momento hanno un carattere di priorità sanitaria giustificata dalla attuale pandemia per cui mantengono la precedenza di destinazione delle insuline con parallelo rischio, però, di ridotta disponibilità delle stesse per altre tipologie di utenza tra cui i consumatori di sostanze.

Chiediamo un confronto su tale tema alle società scientifiche, ai dipartimenti delle dipendenze ed a tutte le realtà pubbliche e del privato sociale che operano nell’ambito delle dipendenze patologiche e della RdD/RdR.

L’appello che rivolgiamo al ministero della Salute e per la prossima conferenza nazionale sulle droghe è che sia fatto ogni sforzo perché tutti i livelli essenziali di assistenza, compresi quelli relativi alla Riduzione del Danno, siano garantiti ed erogati.

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