La precisione di GeOverdose nel 2019

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ha pubblicato la propria relazione annuale 2020, con i dati relativi al 2019, e questo, oltre a fornire una serie di dati molto interessanti che sono stati sviscerati dai media, primo fra tutti l’aumento evidentissimo dei sequestri di cocaina, ci consente di misurare la precisione di GeOverdose in raffronto con i dati ufficiali dei decessi per overdose dell’anno passato.

Secondo DCSA, nel 2019 si sono avuti 373 decessi per overdose in Italia, in aumento rispetto agli anni passati. GeOverdose ne ha riscontrati 256, e quindi il 69%. Se aggiungiamo i decessi sospetti, che dai dati giornalistici non abbiamo potuto dare per assodati, la stima sale al 79%.

La precisione è molto diversa tra maschi e femmine. Mentre per i maschi registriamo solo il 64% dei decessi ufficiali, le femmine sono quasi tutte intercettate, 98%, e ne manca una sola.

Anche per classi di età vi sono differenze interessanti. La precisione è maggiore per le classi di età relative ai giovani adulti (20-24: 90%; 25-29: 89%; 30-34: 91%) ed inferiore per i minorenni (15-19: 63%) e le persone da 35 in su (35-39%: 62%; >=40: 60%).

Le varie regioni italiane presentano una distribuzione interessante.

Il massimo errore di GeOverdose per difetto si riscontra in Emilia-Romagna (-20), seguono Sardegna (-17), Piemonte (-16), Toscana e Lazio (-15).

Le altre regioni hanno scarti più contenuti: Friuli Venezia Giulia (-7), Trentino Alto Adige (-6), Lombardia (-5), Liguria e Marche (-4), Puglia (-3), Umbria (-2), Basilicata e Calabria (-1). La stima di GeOverdose è esatta per Molise, Sicilia e Abruzzo.

Sono stati compiuti errori in eccesso per Val D’Aosta (+2) e Veneto (+4) che dovremo rintracciare.

In merito al tipo di sostanza coinvolta, vi è una sostanziale corrispondenza tra il numero di eventi da eroina riportati dal DCSA (169) e da GeOverdose (173). L’attribuzione della causa di morte per le sostanze spesso è opinabile, specie in caso di miscele, e quindi un certo scostamento è normale, e anzi una differenza di soli 4 casi è abbastanza soddisfacente. Differenze importanti si riscontrano invece nelle morti da cocaina (DCSA 65 contro GeOverdose 15) e da metadone (DCSA 16 contro GeOverdose 6).

COMMENTO

GeOverdose è tanto preciso quanto il sistema dei media a cui si appoggia, e possiamo dire che il riscontro di quasi un 70% complessivo di eventi di overdose è accettabile e in linea con quanto riscontrato negli anni precedenti. Vi è evidentemente una maggiore attenzione mediatica per gli eventi che coinvolgono giovani, e donne, probabilmente un minore interesse a pubblicare notizie relative a soggetti che superano i 35 anni, e un freno a pubblicare notizie concernenti i minorenni.

Mentre i decessi da eroina sono abbastanza fedelmente riportati dai media e quindi da GeOverdose, quelli da cocaina sono nettamente sottorappresentati. Questo potrebbe essere spiegato dal fatto che gli eventi da cocaina spesso somigliano molto ad eventi acuti cardiovascolari e vengono visti e trattati direttamente in Pronto Soccorso in assenza di circostanze che possano interessare la cronaca locale. Ci potrebbe essere anche un ruolo per la composizione sociale della coorte di deceduti, meno tendente alla marginalità e forse più inclusiva di persone con un ruolo riconosciuto nella comunità di appartenenza, per i quali si potrebbe avere qualche remora a dettagliare con precisione le cause di morte.
La discrepanza sui morti da metadone potrebbe dipendere da cause simili, e dalla possibile incertezza nella distinzione tra oppioidi illegali (eroina) e farmaceutici, in assenza di dati approfonditi sulle circostanze del decesso.

In merito alla distribuzione geografica, nelle regioni in cui vi è un maggior numero di eventi mortali, è più probabile che qualcuno venga riportato poco o per nulla nei media (Emilia-Romagna e Toscana oltre ad avere un ampio scarto tra eventi GeOverdose ed eventi ufficiali, sono prima e seconda per numero di decessi, e Lazio e Piemonte sono 5° e 6° per decessi, mentre la Sardegna è 8°). I media di Lombardia e Veneto, rispettivamente 3°e 4° regione per decessi, però, probabilmente riportano gli eventi con maggiore puntualità.

Le regioni dell’estremo sud, Sicilia Calabria e Basilicata, hanno pochi decessi ed anche pochi scarti in termini assoluti, e probabilmente considerano le overdose come eventi di interesse per il pubblico e da riportare. La Puglia ha un numero un po’ maggiore di decessi e riporta un po’ meno, la Campania ancora più decessi (è la 7° regione) ma riporta in percentuale superiore alla media.

Sin dalla prima presentazione di GeOverdose abbiamo spiegato che il nostro obiettivo non è la precisione nel numero di eventi, che non è raggiungibile con il nostro lavoro in tempo reale appoggiato alle fonti mediatiche pubbliche, ma la identificazione rapida di tendenze qualitative e geografiche dell’uso pericoloso di sostanze psicoattive. L’ultima parola, e il dato preciso, è in capo ai Servizi Pubblici, come la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Interno, e – ci sia consentito – i nostri contatti che vi lavorano, tra cui il dott. Marco Palmieri, dell’Ufficio Stampa dei Carabinieri di Milano, che ringraziamo caldamente per l’amicizia e per la segnalazione del rapporto.

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