L’eroina da strada: tipologie, sostanze da taglio e agenti contaminanti

Parzialmente tratto (ed aggiornato) da Eroina. La malattia da oppioidi nell’era digitale, 2014, Edizioni Gruppo Abele

 

L’EROINA DA STRADA

 

Il numero di passaggi effettuati durante la fase di raffinazione e le tecniche utilizzate condizionano in modo determinante l’aspetto dell’eroina da strada. Le tecniche utilizzate, a loro volta, dipendono dalle competenze dei trafficanti, dalla disponibilità di mezzi, precursori e attrezzatura, dalle tradizioni tramandate e dall’uso cui la sostanza è destinata.

L’eroina da strada può essere classificata secondo 4 gradi di purezza: il grado 1 e il grado 2 sono forme grezze di eroina; il grado 3 corrisponde alla cosiddetta brown sugar o all’eroina al limone, più adatta ad essere fumata, e il grado 4 all’eroina bianca, ideale da iniettare.

A questa classificazione corrispondono numerose forme di eroina da strada, dalle più grezze, come il black tar e il cobrèt alle più pure, come l’eroina bianca proveniente dal Sud Est asiatico.

 

Eroina di tipo black tar

 

Il black tar (catrame nero) viene ottenuto per mezzo della tecnica più semplice e antica, quella utilizzata da Wright nel 1874, ancor prima che l’eroina venisse sintetizzata in forma di cloridrato dalla Bayer. Il black tar è molto scuro (spesso nero) e può avere consistenza diversa a seconda della preparazione, delle modalità di conservazione e del grado di umidità. Si può presentare come una polvere nera pressata oppure appiccicosa e avere l’aspetto e la consistenza del bitume. Il black tar è diffuso soprattutto negli Stati Uniti, in quanto questo metodo di raffinazione un tempo era frequente fra i narcos messicani, ma è comparso più volte sul mercato illegale anche nel nostro Paese. Il black tar contiene una percentuale variabile di eroina e una mistura di forme meno acetilate della morfina, soprattutto 6-monoacetilmorfina e 3-monoacetilmorfina. Questa composizione rende il black tar una forma a parte di eroina. L’utilizzo per via venosa del catrame nero è problematico: la sostanza ha bisogno di essere scaldata a lungo per sciogliersi in acqua e provoca più frequentemente infezioni locali nella sede di iniezione. Alcuni tipi di black tar, in particolare quelli dalla consistenza gommosa, sono difficili da tagliare e quindi vengono venduti come tali, con un maggiore rischio di reazioni acute avverse dovute alla composizione particolare e al sovradosaggio.

 

Il cobrèt (o kobrèt) e una droga a base di eroina ottenuta trattando ulteriormente i prodotti di scarto della raffinazione. Per questa ragione il cobret non è solo una forma poco raffinata di eroina, ma anche sporca, ricca cioè di residui delle sostanze chimiche utilizzate, prodotti di degradazione e forme meno acetilate di morfina. E un’eroina che in passato è stata commercializzata dalla camorra, che può essere acquistata per pochi euro a dose: a Napoli essa ha rappresentato la forma più economicamente accessibile di eroina. Anche il cobret, come il black tar, è stato pensato per essere fumato, per quanto anche l’assunzione per questa via risulti problematica. Nel cobret, infatti, sono presenti scorie di ogni genere, che possono causare l’irritazione di trachea e bronchi. Il cobrét viene comunque spesso utilizzato per via endovenosa dagli eroinomani che non rinunciano a questa modalità di assunzione, provocando spesso flebiti ed ascessi.

 

Il tipo di eroina indicato come brown sugar (zucchero marrone o zucchero di canna) o più semplicemente la brown deve il suo nome al colore e all’aspetto, che ricordano il caramello o lo zucchero di canna e deve la sua fama a un celebre brano dei Rolling Stones. La brown fu sintetizzata per la prima volta ad Amsterdam, negli anni Settanta, utilizzando oppio proveniente dal Triangolo d’Oro, e aveva una consistenza appiccicosa. Si trattava di un’eroina di grado 3, gradita agli immigrati provenienti dalle colonie olandesi, perché adatta a essere fumata. La vera brown sugar è scomparsa da molti decenni, ma il nome in seguito è stato esteso a tutte le varietà di eroina di colore marrone adatte a essere fumate.

 

La cosiddetta eroina al limone (comunemente indicata come base) è stata per molti decenni l’eroina di grado 3 più diffusa in Italia. Essa viene chiamata cosi perché necessita dell’aggiunta di un acido per sciogliersi in acqua e per questo alla soluzione vengono solitamente aggiunte alcune gocce di limone. La scarsa solubilità di questa sostanza la classificherebbe fra i tipi di eroina adatti a essere fumati, ma in Italia è stata la droga piu iniettata. Il colore può variare dal nocciola all’avana chiaro. La soluzione pronta da iniettare solitamente assume un colore più scuro di quello della polvere non diluita in acqua.

 

Eroina di grado 3 e di grado 4

 

L’eroina bianca deve il suo nome al colore candido ed è anche conosciuta come la thailandese (China white negli USA), anche se la produzione di eroina bianca, da alcuni anni, non è più esclusiva della regione del Triangolo d’Oro. L’eroina bianca, infatti, può essere ottenuta ovunque, completando tutte le fasi di raffinazione dell’eroina, fino a ottenere cloridrato di eroina, la forma salina idrosolubile. Si tratta di un prodotto più puro ma anche meno redditizio, in quanto richiede maggiori competenze, maggiore attrezzatura, una maggiore spesa in prodotti chimici, tempi più lunghi di lavorazione e, soprattutto, richiede più oppio. Infatti, il maggior grado di raffinazione produce una quantità inferiore di prodotto finale. Probabilmente per tutti questi motivi l’eroina bianca, fino a qualche anno fa, era meno diffusa. Da circa 15 anni l’eroina bianca viene prodotta anche in Afghanistan e per questo motivo essa è massicciamente presente sulle piazze di spaccio italiane. Questa forma di eroina corrisponde al grado 4 e la sua caratteristica principale, oltre che la potenza, è di essere altamente solubile in acqua, mentre tende a carbonizzare qualora si tenti di fumarla. Per questi motivi la bianca è destinata esclusivamente a essere iniettata e costituisce una forma di eroina molto apprezzata fra coloro che utilizzano la siringa. Questo tipo di eroina, infatti, non necessita di limone né ha bisogno di calore per sciogliersi in acqua, per cui risulta anche molto più pratica. I livelli di purezza possono essere molto alti: i campioni sequestrati in Thailandia nel 2004 avevano una percentuale di principio attivo compresa fra il 65 e il 98 per cento,[1] ma la bianca non è sempre e in assoluto la forma più potente di eroina. Potenze simili o di poco inferiori, infatti, possono essere raggiunte anche negli altri processi di lavorazione. L’eroina bianca afghana è molto più sporca di quella proveniente dall’estremo oriente, per cui può solitamente presenta una leggera sfumatura, giallina o grigiastra, a differenza della bianca prodotta più a oriente, che è invece candida.

 

La purezza indica la percentuale di diacetilmorfina presente nell’eroina da strada. Nel 2009 in Europa l’eroina di grado 3 aveva una purezza compresa fra il 15 e il 30 per cento, mentre l’eroina di grado 4 variava fra il 30 e il 50 per cento.[2] In molti Paesi europei, compresa l’Italia, e stata segnalata una tendenza all’aumento della purezza, un fatto da porre verosimilmente in relazione all’aumento della produzione mondiale e alla sua maggiore disponibilità, che consentono comunque ottimi profitti, senza ricorrere al taglio eccessivo della sostanza.

 

Esistono, quindi, eroine da strada adatte a essere fumate ed eroine da strada adatte a essere iniettate. A fronte di ciò, l’eroinomane non effettua alcuna distinzione. Egli non decide se iniettarsi o fumare in base al tipo di eroina che si è procurato, ma l’assume per la via preferita. Può quindi accadere molto facilmente che un’eroina da strada destinata ad essere fumata venga invece iniettata.

 

 

SOSTANZE DA TAGLIO

 

Se la purezza esprime la percentuale di eroina nella sostanza da strada, la rimanente percentuale è rappresentata dalle sostanze da taglio e da quelle contaminanti. L’eroina può essere tagliata con altre sostanze e questo può essere fatto più volte, in qualsiasi momento della catena della produzione, del traffico e dello spaccio. Anche per questo l’eroina può essere considerata una merce perfetta, in quanto porta all’estremo l’impostazione dei modi di produzione della ricchezza, assumendo un più alto valore economico quanto meno è presente.[3]  Il taglio viene fatto soprattutto per aumentare il peso dell’eroina, ma anche per modificarne le proprietà fisico-chimiche. Le sostanze da taglio possono essere relativamente innocue o tossiche, nonché dotate o meno di effetto farmacologico. In altri termini, esse possono essere semplicemente dei diluenti, il cui scopo e quello di aumentare il profitto, oppure degli adulteranti, che hanno invece il fine di alterare le proprietà fisico-chimiche della sostanza oppure i suoi effetti psicoattivi attraverso l’aggiunta di altre sostanze dotate di attività farmacologica.

 

Le sostanze da taglio dell'eroina

 

Le più comuni sostanze da taglio utilizzate sono gli zuccheri e in particolare, tra questi, il mannitolo, il lattosio, il saccarosio e il destrosio. Gli zuccheri sono utilizzati come diluenti; essi hanno lo scopo esclusivo di aumentare il peso e quindi il valore della sostanza da rivendere. I rischi per la salute legati all’utilizzo degli zuccheri sono minimi e sono rappresentati soprattutto dall’irritazione delle mucose nell’uso per via nasale.

Le altre sostanze da taglio hanno il fine di alterare le proprietà dell’eroina e quindi rientrano fra gli adulteranti.

La caffeina viene aggiunta in laboratorio per rendere l’eroina più adatta a essere fumata e la sua presenza indica quindi la volontà da parte del laboratorio clandestino di ottenere un prodotto adatto a quel tipo di utilizzo. La caffeina può anche essere aggiunta all’eroina di grado 4 per renderla fumabile e questo può accadere in alcuni mercati (come quello olandese), dove la maggior parte degli eroinomani normalmente usa fumare l’eroina. La caffeina, infatti, alza il punto di combustione dell’eroina e quindi consente di fumare anche il cloridrato, evitando cosi la sua combustione precoce. La caffeina è molto comune nell’eroina proveniente dall’Afghanistan.[4]

L’utilizzo della stricnina come sostanza da taglio è assai raro, se non eccezionale. Fra molti eroinomani, invece, è assai diffusa la convinzione che essa sia quasi sempre presente e che sia la responsabile degli spilli, un termine utilizzato per indicare un effetto soggettivo sgradevole dell’eroina, ovvero la sensazione di piccole punture in tutto il corpo e soprattutto alla base della nuca. Probabilmente questa sensazione è invece dovuta alla presenza di un’alta percentuale di prodotti intermedi della sintesi e/o di degradazione della sostanza, ma questa convinzione appartiene a uno dei miti della tossicodipendenza “duri a morire”. La stricnina, infatti, è un veleno e la sua presenza non si giustifica: a basse dosi ha un effetto stimolante, ma la velenosità obbliga ad aggiungerne piccole quantità e quindi non consente di aumentare il peso dell’eroina da strada. Secondo alcuni, la stricnina sarebbe stata effettivamente presente nella eroina proveniente da Hong Kong negli anni Settanta, che era destinata a essere fumata e veniva aggiunta per esaltare questa caratteristica.[5] Non è specificato, però, in che modo l’aggiunta di stricnina renderebbe l’eroina maggiormente adatta a essere fumata, probabilmente con un meccanismo simile a quello della caffeina.

Il chinino è stato utilizzato come sostanza da taglio soprattutto in America negli anni Trenta. La presenza del chinino si giustifica con il suo sapore amaro. Le sostanze utilizzate per il taglio, infatti, sono soprattutto zuccheri, mentre l’eroina è amara, per cui uno dei modi per testarne la bontà consiste nell’assaggiarla. Il chinino serviva a nascondere la presenza di zuccheri. Se assunto per via iniettiva, il chinino può causare cecità. Una leggenda metropolitana, diffusa fra i junkies americani, narra che il chinino sia stato aggiunto da alcuni spacciatori “coscienziosi” per contrastare l’epidemia di malaria a New Orleans. Negli ultimi anni sono state segnalate partite di eroina tagliate con clorochina, un altro antimalarico. Anche il paracetamolo (tachipirina) si ritrova abbastanza frequentemente e anch’esso viene utilizzato soprattutto per il sapore amaro e quindi per nascondere la presenza di sostanze da taglio di tipo zuccherino. Altre sostanze che si possono ritrovare nei campioni di eroina da strada sono destinate ad alterarne l’effetto psicoattivo o a mascherare lo scarso contenuto in principio attivo. Per questo scopo sono stati utilizzati il fenobarbital (un barbiturico), le benzodiazepine (un tipo di ansiolitico molto diffuso), il destrometorfano (un farmaco solitamente utilizzato per sedare la tosse) e la scopolamina, un alcaloide dagli effetti complessi sul sistema nervoso centrale e su quello vegetativo (allucinazioni e spiccati effetti anticolinergici). Fra il 1995 e il 1996 negli Stati Uniti si sono verificati numerosi episodi avversi acuti dopo assunzione di eroina (anche intranasale) dovuti proprio alla presenza di scopolamina.[6] L’utilizzo di farmaci psicoattivi come sostanze da taglio e meno frequente di quanto non lo sia quello dei diluenti.

Meritano di essere citati anche i cosiddetti tagli poveri, ovvero il taglio improvvisato effettuato da spacciatori al minuto, spesso tossicodipendenti essi stessi, con le sostanze più varie: dalla mannite per uso lassativo acquistata in farmacia alla polvere di arenaria ricavata da un colonnato.

 

 

AGENTI CONTAMINANTI

 

Oltre al principio attivo e alle sostanze da taglio, l’eroina da strada può contenere altre sostanze che appartengono alla categoria dei contaminanti.

Vi sono due categorie principali di contaminanti: quelli la cui presenza è dovuta al processo di lavorazione e quelli che si possono aggiungere in un secondo momento, soprattutto a causa della conservazione e del trasporto. A differenza di quanto avviene per le sostanze da taglio, la presenza di contaminanti all’interno dell’eroina da strada non è intenzionale.

I contaminanti dovuti al processo di lavorazione possono a loro volta essere distinti in due categorie: i prodotti non desiderati o di degradazione, come la 3-monoacetilmorfina (3-mam), la 6-monoacetilmorfina (6-mam) e i residui delle altre sostanze chimiche e dei solventi, come l’acido acetico, ma anche piombo o zinco, che possono essere liberati dai contenitori, spesso rudimentali e casalinghi, utilizzati durante il processo.[7]

Un ultimo tipo di contaminanti, fortunatamente molto meno frequente, è rappresentato dai batteri, dai funghi e dalle loro spore e tossine. L’eroina si può infettare durante il trasporto e la conservazione. In Europa, fra il 2000 e il 2012, è stata riscontrata la presenza di spore di bacillo dell’antrace in alcuni campioni di eroina. Il primo eroinomane è morto in Norvegia nel 2000 e tutte le persone sono state infettate dallo stesso ceppo del microrganismo[8] diffuso nelle regioni eurasiatiche. Probabilmente l’eroina è stata contaminata dalle pelli di capra utilizzate per avvolgere il carico e occultarlo durante il trasporto. Tra il 2009 e il 2010, in Scozia, si sono verificati decine di casi di infezione e alcuni decessi[9] e la presenza delle spore del bacillum anthracis è stata più volte riscontrata nei campioni sequestrati nel continente,[10] ma mai in Italia. Si sono anche avuti dei casi mortali di antrace cutaneo (solitamente non letale).[11]

 

Bacillum anthracis

 

Inoltre, non va dimenticato che una modalità di occultare la sostanza consiste nel seppellirla e questo aumenta il rischio di contaminazione biologica. L’eroina viene stipata in forma di pani pressati e pertanto i germi che vi si possono ritrovare sono per lo più anaerobi, ovvero microbi che sopravvivono e si sviluppano in assenza di ossigeno. I microrganismi isolati finora sono il clostridium botulinum, il bacillum antracis, il clostridium novyi e il clostridium bordelli. Le conseguenze sono facilmente immaginabili: oltre a quelle tipiche dell’antrace vanno aggiunte le infezioni locali e anche la morte per gangrena e setticemia.

[1] V. Poshyachinda, A. Sirivongse Na Ayudhya, A. Aramrattana, M. Kanato, S. Assanangkornchai, S. Jitpiromsri, Illicit substance supply and abuse in 2000–2004: an approach to assess the outcome of the war on drug operation, in Drug Alcohol Rev, 2005, n. 24(5), pp. 461-466.

[2] Emcdda, The state of the drugs problem in Europe: Annual report 2009, European Monitoring Centre on Drugs and Drug Addiction, Lisbon, 2009,  http://www.emcdda.europa.eu/publications/annual-report/2009_en

[3] S. Scanagatta, A. Noventa, Droga e controllo sociale: aspetti sociologici e documentazione legislativa, Liviana Scolastica, 1981

[4] United Nations Office on Drugs and Crime: World Drug Report 2009 https://www.unodc.org/documents/wdr/WDR_2009/WDR2009_eng_web.pdf

[5] D. Eskes, J.K. Brown, Heroin-caffeine-strychnine mixtures – Where and why? In Bulletin on Narcotics, 1975, n. 1, http://www.unodc.org/unodc/en/data-and-analysis/bulletin/bulletin_1975-01-01_1_page007.html

[6] http://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/00042596.htm

[7] K.W. Chan, G.H. Tan, R.C.Wong, Investigation of trace inorganic elements in street doses of heroin., in Sci Justice, 2013, n. 53(1), pp. 73-80.

[8] R. Grunow, S.R. Klee, W. Beyer, M. George, D. Grunow, A. Barduhn, S. Klar, D. Jacob, M. Elschner, P. Sandven, A. Kjerulf, J.S. Jensen, W. Cai, R. Zimmermann, L. Schaade, Anthrax among heroin users in Europe possibly caused by same Bacillus anthracis strain since 2000, in Euro Surveill., 2013, n. 18(13), p. 20437

[9] http://www.epicentro.iss.it/problemi/antrace/QAantrace.asp

[10] M. Hanczaruk, U. Reischl, T. Holzmann, D. Frangoulidis, D.M. Wagner, P.S. Keim, M.H. Antwerpen, H. Meyer, G. Grass, Injectional anthrax in heroin users, Europe, 2000-2012, in Emerg Infect Dis., 2014, n. 20(2), pp. 322-3

[11] S. Meghji, O. Judd, E.Carr, Fatal cutaneous anthrax in a heroin user, in J Laryngol Otol., 2013, n. 127(4), pp. 423-5

Un pensiero riguardo “L’eroina da strada: tipologie, sostanze da taglio e agenti contaminanti

  1. Fabrizio Castel ha detto:

    Vorrei aggiungere qualche cosa sul fatto che la eroina da strada in Italia delle volte ha della stricnina e la gente muore , anni fa conobbi uno psicopatico che utilizza eroina e desidero aggiungere della stricnina per deridere il fatto che i suoi clienti andavano giù come peso morto dopo averla utilizzata , il pezzo di merda l’ha fatta arrivare prima di quello che è il periodo che ha deciso di costruirla , aveva derubato 10000 euro ed aveva pagato apparte il trasporto dell’ eroina dal Afganistán , dove con quei soldi prese 20 quintali. Dopo averla sporcata con svariate scatole di veleno , andò a venderla a 100 euro 100 grammi , il tipo ancora oggi non viene beccato perché ha potere ipnotico potente e sa del attrazione . Quindi è uno pericoloso è nato nel 87 e sa comunicare coi morti e nel passato , quindi ha moltiplicato la sua idea maligna verso gli anni ottanta circa. Mi dispiace farlo sapere ora ma anni fa abbiamo avuto liti lunghe con sto delincuenti ed abbiamo perso memoria. Spero che qualcuno che rilegga possa fare abbastanza chiasso perché questo individuo venga fermato , ci vogliono psichici potenti intelligenti e capaci per fermare quello e la banda a cui appartiene!

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