Dipendenze da farmaci nate nel carcere

Ogni tanto si ha il piacere di leggere articoli giornalistici ben fatti su aspetti delle dipendenze patologiche di cui magari si parla poco.

Questo è un buon articolo de La Stampa, a firma di Giacomo Galeazzi e Raphaël Zanotti, sull’uso dei farmaci psicoattivi in carcere, argomento sicuramente noto agli ambulatori che hanno competenza territoriale su qualche carcere, ma possibilmente meno evidente ad altri.

Rispecchia quello che ho visto negli anni in cui ho lavorato in un SerT presente in una casa di reclusione. Una situazione su cui è molto difficile incidere, e che deriva direttamente dall’organizzazione delle carceri, dal grado di affollamento, dalla quantità e qualità del personale psicoeducativo, sanitario e di custodia, e dal tipo di popolazione reclusa. Fattori di cui un SerT può agire poco o nulla.

http://www.lastampa.it/2017/01/23/italia/cronache/abusa-di-psicofarmaci-un-detenuto-su-due-dipendenza-nascosta-CJxVgdWSirLzzCfECy7nwJ/pagina.html

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