La Camera dichiara guerra al traffico illegale di Fentanyl: uccide più dell’eroina. Negli Usa 42mila morti e 8.000 in Europa

Riportiamo qui il link all’articolo di Quotidiano Sanità, relativo alla recente discussione parlamentare finalizzata alla consapevolezza dei rischi legati alla presenza nel mercato illegale di fentanil e derivati fentanilici.

Registriamo con soddisfazione il riferimento al progetto di monitoraggio della presenza di fentanili nelle sostanze da strada ideato e organizzato, in Emilia Romagna, dal nostro socio, e coordinatore del gruppo di interesse sulla Riduzione del Danno, dott. Salvatore Giancane del SerDP di Bologna. Il progetto, che è descritto dal video del dott. Giancane sul nostro blog, ha già tracciato alcune positività da confermare con le analisi di secondo livello.

È importante che il Sistema Sanitario nel suo complesso, e non soltanto limitatamente al Sistema di intervento sulle dipendenze, acquisisca consapevolezza di questa situazione e si premunisca. È altresì necessario, come già auspicato in pubblicazioni internazionali dagli Specialisti dell’Istituto Superiore di Sanità, che vengano predisposti opportuni progetti di educazione sanitaria e prevenzione indicata rivolta ai consumatori di oppioidi per ridurre il rischio dovuto all’esposizione a prodotti potenti come i fentanili e gli altri oppioidi sintetici.

http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=80984&fr=n

Un pensiero riguardo “La Camera dichiara guerra al traffico illegale di Fentanyl: uccide più dell’eroina. Negli Usa 42mila morti e 8.000 in Europa

  1. Mariagrazia Fasoli ha detto:

    Purtroppo si continua a preoccuparsi del dito invece che occuparsi di ciò che indica. Nell’agosto 2019, su denuncia dello Stato dell’Oklahoma, un tribunale di Cleveland condannò il gigante del farmaco Johnson & Johnson ad una multa di 572milioni di dollari per aver volutamente disinformato i medici sui rischi della prescrizione di oppiacei contribuendo a quella che il procuratore Brad Beckworth ha definito la “peggiore crisi di salute pubblica creata dall’uomo nella storia dello Stato”(1). In realtà questa condanna richiama molto la condanna di un oste per aver detto che il suo vino è buono e fa bene. Invece di condannare chi facesse educazione alimentare andando a chiedere a lui. Se continuiamo con l’ipocrisia dei “contributi non condizionati” dei produttori e venditori di farmaci per l’aggiornamento dei prescrittori questo sarà solo l’ultimo episodio di chiusura porte quando i buoi sono fuori dalla stalla. Mi si dice (e spero che non sia vero) che addirittura qualche SERT sta prescrivendo suboxone a persone cocainomani NON dipendenti da oppiacei in base a qualche strampalato (o disonesto?) studietto americano del genere J and J. E che addirittura alcuni direttori di dipartimento (di alquanto dubbia indipendenza) ricevano “buoni” per inviare gratis medici a loro scelta ai convegni, sponsorizzati più o meno apertamente dai venditori di farmaci, ormai affinatisi in inventori di malattie grazie alle trovate dei vari DSM (2), in modo da tenere sotto controllo la truppa. Anche questo spero che non sia vero. Perchè, direi, di scandali ne abbiamo avuti già abbastanza. E anche di tossicodipendenze iatrogene. O no?
    1) “Johnson & Johnson Ordered to Pay $572 Million in Landmark Opioid Trial”, New Yok Times, 26 Agosto 2019
    2) Brody, Howard. “Patient-centered care or drug-centered care: the influence of pharmaceutical marketing on medical science and public health.” Philosophical Issues in Pharmaceutics. Springer, Dordrecht, 2017. 109-124. http://perpus.univpancasila.ac.id/uplib/repository/EBUPT180617.pdf#page=108

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