GeOverdose: rapporto primo semestre 2018

Nel corso dei primi sei mesi del 2018 GeOverdose ha registrato 127 decessi acuti verosimilmente attribuibili all’assunzione di droghe o alcol, con un tasso di mortalità corretto per la popolazione a rischio (15-64 anni) di 3,3 decessi per milione di abitanti. In particolare, nel secondo trimestre sono stati registrati 67 decessi, a fronte dei 60 del primo trimestre: ciò corrisponde ad un aumento dell’11,7%. I decessi sospetti mostrano un incremento del 31,2% durante il secondo semestre (21 casi) rispetto al primo (16 casi). La proiezione per il 2018, stando ai dati attuali, è di 258 decessi e 78 decessi sospetti.

Mortalità per overdose: confronto primo e secondo trimestre 2018

L’età media dei soggetti deceduti è di 37,7 anni (deviazione standard 9,5) e di questi 105 (82,7%) sono maschi e 22 (17,3%) femmine. Il rapporto Maschi/Femmine è di  4,8.

In 8 casi non è stato possibile stabilire la nazionalità, fra i restanti si contano 101 italiani (84,9%) e 18 stranieri (15,1%).

Per quanto riguarda le sostanze, in 13 casi non è stato possibile stabilire quale sostanza abbia determinato il decesso. Nei casi in cui è stato possibile ipotizzare con buona ragionevolezza le sostanze responsabili, l’eroina è risultata coinvolta nel  71,9% dei casi, la cocaina nell’11,4%, il cocktail di droghe ed alcol nel 5,3%, l’alcol ed il metadone non prescritto nel 4,4%, lo speedball nell’1,8% ed infine il cocktail di farmaci ed alcol nello 0,9% dei casi. Se si considerano assieme i decessi per eroina, quelli per cocaina e quelli per speedball, si ricava che eroina e cocaina sono coinvolte  nell’85% dei decessi.

Mortalità per overdose primo semestre 2018: sostanze

Il 77% delle persone era sola al momento del decesso ed il 77,7% si trovava in un luogo chiuso.  Se si considerano i soli decessi per eroina, queste percentuali crescono rispettivamente al l’86,1% ed al 79,5%.

Dei 5 decessi per alcol, 3 (60%) sono dovuti ad eventi traumatici secondari allo stato di ebbrezza (sono esclusi i traumi stradali).

 

ANALISI GEOGRAFICA

La regione con il tasso di mortalità più elevato è risultata essere l’Umbria, con un tasso di mortalità di 18,1. Seguono la Valle d’Aosta, la Liguria, le Marche e la Sardegna. La Liguria e la Sardegna, in particolare, mostrano un notevole incremento rispetto al passato e pertanto sono da considerare emergenti. Notevolmente migliorata rispetto al 2017 la situazione in Toscana. Nella figura i tassi di mortalità di tutte le regioni italiane (la linea rossa rappresenta il tasso medio nazionale).

Primo semestre 2018: mortalità per overdose nelle regioni italiane

Fra le province, la mortalità più elevata è stata registrata ad Imperia (tasso di mortalità 22,9), seguita da Perugia (19,4), Fermo (18,2), Macerata (15) e Terni (14.3), confermando il persistere della crisi nelle regioni dell’Italia centrale. Persiste una situazione critica nella provincia di Venezia, anche se attenuata rispetto al 2017, mentre sembra esaurito il focolaio di mortalità di Ferrara. In netta riduzione la mortalità nella provincia di Arezzo. Nella figura, le dieci province italiane con il tasso di mortalità più alto (media nazionale 3,3).

Province italiane con i tassi di mortalità per overdose più elevati

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