Un passo incoraggiante del Ministero (era: VIETATE LA DIVULGAZIONE E LA PUBBLICAZIONE SU WEB)

IMPORTANTE:

Devo aggiornare il post che segue perché ho appreso dalla consultazione di una parte del documento che avevo trascurato, che il Ministero della Salute “Tenuto conto dell’elevata pericolosità per la salute umana…” chiedeva di distribuire il documento a SerT, Dipartimenti delle Dipendenze, Comunità terapeutiche, Unità di strada e consumatori di sostanze “trasferendo le informazioni necessarie alla prevenzione dei rischi potenziali per la loro salute…”.

Correggo il tiro e faccio un plauso al Ministero per aver iniziato a stimolare la diffusione di informazioni salvavita.

Bene ma non benissimo: con notevoli ritardi, e con strumenti vecchi, cartacei, senza diffusione diretta via web come all’estero. Ma è un inizio e lo debbo riconoscere.

Si voglia pertanto leggere quanto segue alla luce di questa premessa.


Questa mattina ho il dispiacere di scoprire che le “allerte droga in Italia”, che ci pervengono come SerT, sono solo una parte di quelle di cui dovremmo essere a conoscenza.

Grazie ad un intelligente funzionario del governo regionale, ricevo, con solo una quarantina di giorni di ritardo, copia di una comunicazione dell’Istituto Superiore di Sanità e del Dipartimento Politiche Antidroga, che tra le altre informazioni riporta il sequestro di eroina ad elevate concentrazioni in un’importante area metropolitana italiana.

Messaggio “ad uso interno dei centri collaborativi del Sistema Nazionale di Allerta Precoce”, e inoltre rivolto a Ministero ed AIFA.
Non per gli operatori sul campo.

VIETATE LA DIVULGAZIONE E LA PUBBLICAZIONE SU WEB

Ancora una volta, il rischio c’è ma non si deve dire, nessuno deve sapere se non nei piani alti dei palazzi, dove eroinomani non ne arrivano né se ne aspettano.

Non dò i dettagli della notizia perché non servono: l’incremento di concentrazione non è clinicamente significativo e non mi pare ci siano rischi sostanziali.

Oggi. Ma non posso fare a meno di chiedermi quali e quante altre informazioni non sono passate e non passeranno.

Perché queste notizie devono essere bisbigliate sottovoce tra laboratori e ministeri? Perché non le devono conoscere direttamente e subito gli operatori sul campo? Perché non le devono conoscere i consumatori di sostanze dell’area a rischio?

Immagino forse che si abbia il timore che qualcuno vada in quella città “perché c’è la roba buona”. Se avessimo modo di parlarne apertamente in una di quelle Conferenze sulle droghe che la legge prescrive ed i governi ignorano, potremmo forse riportare, come operatori, che queste transumanze già esistono e infatti ci si muore.
Lo sa chiunque lavori negli ambulatori o nelle redazioni dei quotidiani locali, e quindi si potrebbe rassicurare i vertici decisori della sanità che informare vuol dire prevenire, e che prevenire vuol dire piangere meno morti, e che questo è il loro dovere.

Queste informazioni, come già abbiamo riportato in questo blog, sono liberamente disponibili in altri paesi dell’Unione Europea che condividono con noi le banche dati sulle sostanze psicoattive d’abuso. La volontà di aprire le porte e divulgare sta solo in capo a noi, il silenzio, perlomeno quello, non ce lo impone l’Europa.

In Olanda, app per segnalare le allerte droga https://www.drugsredalert.nl/

In Belgio, sito come le allerte droga in forma completa https://eurotox.org/alertes/

In Austria, forum che riporta le allerte droga in sunto https://forum.goeg.at/EwsForum/default.aspx?g=topics&f=3

In Francia, sito internet che riporta le allerte in sunto http://www.drogues-info-service.fr/

In Slovenia, sito internet che riporta le allerte come sunto http://www.drogart.org/opozorila.html

In Italia.

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