Decesso per U-47700 a Torino

Apprendiamo oggi stesso dal Sistema di Allerta Precoce, ora gestito dall’Istituto Superiore di Sanità, del decesso, a Torino, nel luglio scorso, di un 42enne, per consumo dell’oppioide sintetico U-47700.

Testualmente dal comunicato: “Il soggetto era noto al SerT come sperimentatore di nuove sostanze”. Viene altresì riportato come la vittima avesse riferito di aver sperimentato anche i fentanili.

Si tratta del secondo caso in Italia (il primo fortunatamente non era stato mortale).

Quel poco che sappiamo di U-47700 lo abbiamo pubblicato qui proprio a luglio.

È opportuno che i consumatori siano al corrente del maggiore rischio di overdose rispetto all’eroina (perché più potente nel bloccare respirazione e cuore, meno gratificante, con azione più breve e quindi assunto più frequentemente, con possibili errori per eccesso).

In caso di overdose l’intervento salvavita è la somministrazione di naloxone (in precedenza noto come Narcan) insieme con le manovre di rianimazione cardiorespiratoria.

Per prudenza, se si vuol far uso di una sostanza morfinosimile, ancor più se non ben conosciuta per qualità o purezza:

  • non bisogna essere da soli (altrimenti se ci si “collassa” non c’è nessuno che ci possa aiutare),
  • bisogna avere a disposizione l’antidoto naloxone ed essere sicuri che i presenti lo sappiano usare,
  • e provare prima con dosi molto piccole così da evitare di finire in overdose se la sostanza è più potente di quel che ci si attende.

Quanto sopra è sempre valido, non solo per le sostanze sintetiche ma anche per l’eroina, che nel 2017 ha provocato una grande quantità di overdose mortali.

Ovviamente sarebbe meglio evitare, per tutti i rischi e le conseguenze sanitarie, affettive e sociali che ben si conoscono. I servizi sanitari hanno a disposizione cure mediche e psicologiche molto efficaci per la maggioranza dei pazienti; le cure sono sempre gratuite, ed è possibile per legge non essere registrati con nome e cognome ma rimanere anonimi.