Proposta di miglioramento della ricerca clinica no-profit in Italia

La SITD, insieme ad un numeroso gruppo di istituzioni di ricerca e cura, società scientifiche, comitati etici e di associazioni di pazienti e cittadini, ha sottoscritto un documento propositivo della FADOI (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti) sulla ricerca clinica pubblica, no-profit.

Lo scopo è di sfrondare la burocrazia, ridurre l’incertezza legislativa, impedire lo storno dei fondi verso altri capitoli di spesa, e garantire il personale partecipante alle ricerche.

Il documento, piuttosto ampio e articolato, ma riassunto in dieci punti, si propone di:

  1. consentire la collaborazione con l’industria, finora vietata;
  2. ampliare l’assicurazione obbligatoria delle aziende sanitarie anche alla ricerca;
  3. semplificare le norme di tutela della privacy per gli studi osservazionali;
  4. semplificare le norme per l’utilizzo nella ricerca dei campioni biologici;
  5. promuovere l’adeguamento delle strutture sanitarie ai criteri necessari per effettuare ricerca;
  6. accelerare e snellire il funzionamento dei comitati etici;
  7. aumentare il finanziamento per la ricerca no-profit;
  8. stimolare la formazione alla ricerca, sia nel corso di laurea o specializzazione sia nell’attività lavorativa;
  9. reinvestire obbligatoriamente i fondi ottenuti per la ricerca nella ricerca e nel personale;
  10. ampliare e garantire riconoscimento giuridico e formazione del personale dedicato alla ricerca.

Il riassunto del riassunto dei dieci punti è mio, e pertanto probabilmente superficiale e forse pure sbagliato; per saperne di più si rimanda all’originale, di seguito allegato.

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