Effetti avversi del baclofene nella terapia dell’alcolismo

baclofene-eventi avversiDopo un periodo di riposo estivo, torno a segnalare su Dipendenze materiale interessante nella terapia – molto diffusa in Francia ma fuori indicazione in Italia – dell’alcolismo con il baclofene. Ne abbiamo già parlato a maggio presentando una guida pratica per il suo uso clinico ed a giugno segnalando un sito australiano che affrontava sempre in maniera pratica il medesimo argomento.

Portiamo oggi all’attenzione degli interessati una libretto in lingua francese, pubblicato dall’Association Baclofène nel marzo scorso sulla base dei dati riportati da 730 iscritti (dei 6000 a cui era stata chiesta la partecipazione), e che tratta della prevenzione e della gestione degli effetti avversi di questa terapia.

La maggior parte di questi aveva una storia pluriennale di consumo di alcolici, superiore anche notevolmente ai livelli soglia dell’OMS, e poco più della metà affermava di soffrire anche di depressione.

Le dosi di baclofene prescritte dai curanti francesi risultavano comprese tra 10 e 600 mg al giorno, con un valor medio di 173 mg,

Gli effetti del trattamento erano abbastanza soddisfacenti, dal momento che il 70% riduceva l’assunzione di alcolici ed il 14% la sospendeva, mentre solo il 16% del campione dichiarava di non aver tratto giovamento. Nei pazienti astinenti erano stati sufficienti livelli medi posologici del baclofene notevolmente inferiori (126 mg) a quelli che avevano ottenuto una riduzione (187 mg in chi doveva imporsi con la volontà di ridurre gli alcolici, e 200 mg in chi non necessitava sforzi di volontà), ed ancor più rispetto a quelli che non avevano tratto giovamento dal trattamento (244 mg). Questo quadro sembra indicare l’esistenza di un sottogruppo di pazienti più responsivi al trattamento, che necessitano di dosi inferiori, mentre nei pazienti resistenti anche salire di dosaggio non porterebbe necessariamente ad un risultato clinicamente utile.

Ben l’86% dei soggetti riportava effetti avversi, e nell’80% dei casi erano qualificati come molto forti o intollerabili. Ciononostante per il 67% degli intervistati gli effetti avversi del baclofene erano inferiori a quelli dell’alcol, e per il 14% equivalenti, mentre il 19% giudicava il baclofene più problematico per loro dell’alcol.

Gli effetti avversi del baclofene nel 66% dei casi non interferivano con l’attività lavorativa e nel 23% determinavano qualche difficoltà; nel 6% dei casi inducevano il lavoratore a prendersi dei giorni di malattia, e nel 2% richiedevano la cessazione dell’attività lavorativa, mentre in un ulteriore 2% dei casi la terapia doveva essere interrotta per conservare il lavoro.

Nuovamente nel 66% dei casi la terapia aveva avuto effetti nulli o minimi sulla qualità della vita, mentre nel 17% si era dovuto rinunciare a qualche attività, nel 9% vi era stato un impatto notevole sulla qualità della vita, e nell’8% per questi problemi si era interrotto il trattamento.

Vengono forniti ulteriori dati sulla tempistica degli effetti avversi, sulla loro intensità e sul rapporto con il dosaggio prescritto; in particolare, dai dati dichiarati, non sembra essere presente una relazione particolarmente evidente tra dose ed frequenza degli effetti avversi esperiti, se non per quelli molto intensi o insopportabili. Vi era invece un’evidente relazione tra presenza di effetti avversi e consumo residuo di alcolici, poiché i pazienti che avevano raggiunto l’astinenza dichiaravano meno effetti avversi di quelli che avevano soltanto ridotto l’apporto alcolico, che a loro volta ne riportavano meno di quelli che non avevano ridotto il loro bere.

Gli effetti avversi più frequentemente dichiarati riguardano la sfera del sonno, della sonnolenza diurna e del senso di affaticamento, e secondariamente vari disturbi neuromuscolari o di altri organi e apparati.

I sistemi impiegati per ridurre gli effetti avversi erano la riduzione del dosaggio, l’aggiustamento degli orari di assunzione del farmaco, la riduzione della velocità di induzione dei dosaggi efficaci, il ricorso ad altri medicamenti, fitoterapici ed integratori alimentari, descritti piuttosto in dettaglio nella pubblicazione, ed inoltre il miglioramento dell’igiene di vita in rapporto alla dieta, all’idratazione, al riposo notturno ed al lavoro.

La pubblicazione originale è liberamente disponibile in http://www.baclofene.org/wp-content/uploads/2016/06/GuideGestionEIBaclofene.pdf ed il francese in cui è scritta sembra abbastanza facilmente comprensibile anche ad un italiano che della lingua d’oltralpe non abbia che una minima infarinatura.

 

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