Prudenza con buprenorfina-naloxone nell’epatopatia grave

fudala

È stato da poco pubblicato uno studio multicentrico di farmacocinetica dell’associazione buprenorfina-naloxone (d’ora in poi per brevità BNX) in soggetti affetti da epatopatia lieve, moderata o grave, o da infezione da HCV senza epatopatia. Lo studio è particolarmente interessante perché proviene direttamente dal primo produttore dell’associazione.

Purtroppo la pubblicazione non è liberamente accessibile; la riassumiamo di seguito, comunque, perché di grande interesse nella pratica clinica.

Nel protocollo sperimentale, una singola dose sublinguale di BNX (Suboxone ®) da 2 mg è stata somministrata a soggetti epatopatici (compromissione lieve moderata o grave secondo scala di  Child e Pugh), a soggetti con epatite cronica da HCV ancora senza compromissione epatica, ed ad un gruppo di controllo.

Venivano poi effettuati prelievi ematici seriali fino a una settimana dalla somministrazione. In questi campioni venivano successivamente determinate le concentrazioni di buprenorfina, naloxone e rispettivi metaboliti, e venivano ricostruiti i parametri farmacocinetici per ogni soggetto sperimentale.

I risultati mostrano che i pazienti con epatopatia grave non riuscivano a smaltire in maniera sufficiente il farmaco.
Infatti, l’esposizione complessiva al naloxone aumentava addirittura in media di 14 volte (intervallo di confidenza IC90%: da 7 a 28 volte circa) ed i livelli ematici di picco del naloxone aumentavano di 11 volte (IC90% da 6 a 22 volte).
Analogamente, in soggetti con epatopatia grave l’esposizione complessiva alla buprenorfina aumentava di quasi 3 volte, ed i livelli ematici di picco di quasi 2 volte.

Incrementi meno vistosi si osservavano nei soggetti con epatopatia moderata: naloxone totale 3 volte tanto, livelli ematici massimi di naloxone quasi 3 volte tanto; buprenorfina totale poco più che raddoppiata.

Nei pazienti con epatopatia lieve o con infezione da HCV senza epatopatia, i parametri farmacocinetici rimanevano entro il doppio di quelli dei soggetti di controllo.

Si osservava una correlazione positiva tra livelli di bilirubina serica e incremento dell’esposizione ai componenti di BNX.

Gli Autori concludono che nei soggetti con epatopatia moderata o grave, il notevole aumento dell’esposizione al naloxone può portare a sintomatologia astinenziale, specie al momento dell’induzione del trattamento. Aggiungono che il trattamento con BNX dovrebbe essere evitato nei casi di epatopatia grave, e potrebbe essere inappropriato nei casi di epatopatia moderata.
Nell’epatopatia moderata, comunque, si potrebbe effettuare l’induzione con sola buprenorfina prima di usare la BNX, mantenendo uno stretto controllo sulla situazione clinica del paziente.

Clin Pharmacokinet. 2015 Aug;54(8):837-49.
Pharmacokinetics of Sublingual Buprenorphine and Naloxone in Subjects with Mild to Severe Hepatic Impairment (Child-Pugh Classes A, B, and C), in Hepatitis C Virus-Seropositive Subjects, and in Healthy Volunteers.
Nasser AF1, Heidbreder C, Liu Y, Fudala PJ.

http://link.springer.com/article/10.1007%2Fs40262-015-0238-6

 

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